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Perché "Il Teatrino di Bisanzio"

 

 

 

 

 

   Nel 2000 Andrea Benfante terminava la stesura dello spettacolo "Blasone & Bombetta" dedicato al grande Totò.
   Come prima cosa decise d'incontrare Liliana, unica figlia dell'attore, per avere un giudizio sul lavoro e il permesso per la messa in scena. I due si incontrarono in un negozietto di Roma che la De Curtis e alcuni suoi parenti tenevano in gestione: "Bisanzio & Dintorni".
    Da quell'incontro nacque così il progetto di compagnia che nel nome omaggiava Liliana e il suo benestare per la messa in scena dello spettacolo: "Bisanzio & Contorni"! Il progetto vide luce solo per la messa in scena dello spettacolo sul Principe del Sorriso...
   Tuttavia, dopo diversi anni, ecco che Bisanzio torna a risplendere "più bella e più superba che pria!" (per citare Petrolini) sottoforma di Teatrino.


          
        

   Un'altra curiosità.
   La maschera greca che appare sul logo del Teatrino appartiene alla facciata del Cinema/Teatro/Varietà Nazionale di Genova Molassana, oggi ridotto ad un rudere urbano maltenuto. Monumento sfortunato che rammenta con la sua mestizia di Museo abbandonato il simbolo di ciò che erano gli intrattenimenti di quartiere. Un'epoca lontana, dov'era bello ritrovarsi fra amici per fischiare le ballerinette di fila, ridere di gusto alle battute del comico ed applaudire le galoppate mozzafiato di Tom Mix.

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